Arte e storia

Chiesa della Madonna della Salute - Affresco interno

Madonna con Bambino - Bassorilievo in marmo
dello scultore Pietro Lombardo

Mercurio e Minerva - Affresco sulla facciata esterna

 

La villa deve il suo nome alla storica Villa Bozza del cardinale e letterato veneto Pietro Bembo, che proprio nella zona di Santa Maria di Non possedeva una dimora, spesso citata nei suoi scritti e nelle sue opere, dove era solito recarsi per coltivare i suoi ozi letterari, e al tempo stesso godere della natura e della tranquillità della campagna padovana.


Purtroppo, con il passare dei secoli, la villa venne abbandonata e se ne persero le tracce, tanto che ad oggi non se ne conosce l'esatta ubicazione. Si sa però con certezza che essa era situata nella zona di Santa Maria di Non, sulle sponde del canale Piovego e nelle immediate vicinanze di un mulino, anch'esso all'epoca di proprietà della famiglia Bembo.


Esattamente in questi luoghi, e di fronte al mulino che esiste ancora oggi, nell'800 una ricca famiglia padovana decise di costruire una lussuosa villa e di stabilire lì la propria dimora. Essa, con il passare degli anni, fu chiamata e conosciuta da molti proprio con il nome di Villa Bozza, per la vicinanza al luogo della celebre villa del cardinale.


Con l'inesorabile scorrere del tempo però, anch'essa ha rischiato di subire lo stesso destino riservato alla villa originaria, venendo gradualmente abbandonata. Questo fino a quando, all'inizio del secolo attuale, è stata acquistata dalla nuova proprietà, che ha deciso, per mezzo di un profondo intervento di ristrutturazione, di riportare all'antico splendore l'intero complesso. Sono stati cosi' riportati alla luce i preziosi affreschi presenti sulla facciata della villa, come anche quelli nelle sale interne. Anche le dipendenze della villa sono state nuovamente rese agibili, come la barchessa, un tempo adibita a ricovero per gli attrezzi agricoli, a cui oggi è stata data una nuova finalità, come struttura capace di ospitare eventi di vario genere, e con una capacità fino a 150 posti a sedere. 

A testimonianza del passato storico della zona, sotto il portico d'entrata della villa è oggi presente un calco che riproduce un prezioso bassorilievo in marmo, commissionato nel '500 dallo stesso Bembo ad un noto scultore dell'epoca. Il bassorilievo originario, che raffigura una Madonna con bambino e lo stemma del cardinale Bembo, è stato custodito per più di un secolo sotto il portico dell'odierna Villa Bozza, per poi essere spostato in altro luogo e restaurato, al fine di essere esposto in alcune importanti mostre d'arte.

Link alla scheda di Villa Bozza nell'archivio
dell'Istituto Regionale Ville Venete (IRVV)